martedì 23 novembre 2010

Professione: grinder




"Professione: reporter" è il titolo del terzo film prodotto dal grande regista italiano Michelangelo Antonioni nel 1975 con l'interpretazione di uno straordinario Jack Nicholson. "Professione: grinder" è il titolo provocatorio di questo post. Si gioca sull'effetto dell'assonanza, ma proviamo a chiarirne il concetto. Chi è un grinder e di quale "professione" stiamo parlando? Il verbo "to grind" in inglese significa macinare, sgobbare, digrignare i denti. La traduzione in italiano che più ci interessa è macinare. Il sostantivo grinder identifica infatti colui che avvalendosi di un pc e di una connessione a internet "macina" tornei e lunghe sessioni di poker online sui siti di gioco. Non proprio un mestiere come tutti gli altri, tuttavia la costante popolarità del fenomeno texas hold'em in Italia e la perenne incertezza del mercato del lavoro hanno indotto un pubblico giovane  a considerare il poker non solo un passatempo ma una reale fonte di sostentamento. Guai però a correre troppo con la fantasia, il rischio è quello di semplificare eccessivamente le cose. Avvicinarsi a questo modo di concepire il gioco comporta un grosso dispendio psicologico, fisico e ovviamente economico, poichè i guadagni si fanno con i soldi e non con le noccioline. Dapprima infatti bisogna costruirsi un bankroll, cominciare con i tornei gratuiti giocando su un solo tavolo, poi passare ai microlimiti e gradatamente salire di livello fino ai limiti più alti aprendo in contemporanea più tavoli. Avvalendosi poi di software specifici e tecnologie appropriate si può avere un margine di vantaggio sugli avversari migliorando la struttura del lavoro. Certamente ogni step comporta del tempo e un costante impegno quotidiano, come se fosse un vero e proprio lavoro in ufficio. Ognuno acquisisce lentamente la consapevolezza delle proprie abilità e poichè ha deciso di fare del gioco la sua primaria fonte di guadagno, non può mentire a se stesso oltrepassando i limiti. Lo sconforto è  dietro l'angolo e nel gioco, si sa, le cose non vanno sempre bene. Ci sono periodi in cui le carte non girano, la concentrazione non è al massimo livello quindi  si rischia facilmente di  mollare tutto. Proprio per annullare i capricci della sorte un grinder deve giocare molto. L'abilità si vede sul lungo periodo e solo lì i veri valori emergono. Come nella vita reale e nelle professioni standard, gli obiettivi più importanti e più ricchi in termini di ricompensa sono quelli più lontani, mentre i sottobiettivi sono i mattoni che ci aiutano a raggiungere gli obiettivi di lungo periodo. Questo meccanismo è alla base dell'esistenza e si rispecchia perfettamente nel gioco del poker, il quale per certi aspetti può essere considerato lo specchio della vita. Il grinder infatti trova costantemente in se stesso la forza per andare avanti e ogni giorno deve cercare di dare il meglio di sè se vuole sopravvivere alla dura legge dell'esistenza, poichè il denaro non conduce alla felicità, ma ci consente certamente di vivere meglio.
Il video che oggi vi propongo è stato preso dal sito di Intellipoker, la scuola di poker online di Pokerstars. Il giocatore professionista Luca Moschitta ci fa vedere come si gioca contemporaneamente su 12 tavoli nella specialità sit'n'go heads up. Buona visione!

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