La notizia è ufficiale: il decreto che disciplina i giochi di abilità e istituisce formalmente i giochi di carte in forma diversa dal torneo (il cash game per intenderci) e i giochi di sorte a quota fissa (casinò games) a distanza con vincita in denaro è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 febbraio. Sta per partire l'ennesima rivoluzione del gioco online. Se fino a oggi la raccolta complessiva del poker a torneo e degli skill games in generale è stata costantemente in crescita ma senza picchi clamorosi avendo chiuso il 2010 di poco sopra i 3 miliardi di euro, a fine 2011 con l'avvento del gioco cash si prevede il raddoppio degli introiti e il definitivo sdoganamento del gioco online accanto a quello tradizionale dei punti di raccolta "fisici". Dal punto di vista procedurale con la pubblicazione del decreto, previsto tra l'altro dalla Legge Comunitaria del 2008 e dal cosiddetto decreto legge "pro Abruzzo", i concessionari di gioco pubblico hanno 90 giorni di tempo per certificare la piattaforma di gioco e fornire in questo modo a inizio maggio le prime partite in modalità cash. A differenza del torneo che prevede una quota fissa d'iscrizione e le fiches non rappresentano nominalmente l'importo in denaro ma solo soldi virtuali, il gioco cash prevede lo svolgimento della partita con soldi reali e le fiches rappresentano veramente il denaro contante. Vedremo in seguito come gli appassionati italiani approccerranno questa nuova modalità di gioco tipica delle cosiddette poker room .com e legalizzata con non poche polemiche nel nostro paese. L'apertura di questo nuovo mercato comporterà infatti l'ingresso di players esteri specialisti dei tavoli virtuali cash. Stiamo parlando delle note poker room Full Tilt, Everest, Titan, Pacific, le quali dovranno aspettare la pubblicazione a breve del decreto della legge Comunitaria che stabilisce il rilascio di 200 nuove licenze per gli operatori del gioco online. Nel frattempo cambiano anche le modalità di tassazione del gioco e questo rappresenta una novità assoluta nel panorama italiano. L'imposta unica per le nuove tipologie di gioco avviene infatti non sulla raccolta lorda ma sulla raccolta al netto delle vincite pagate ai giocatori. L'imposta è pari al 20%. La quota da restituire in vincita ai giocatori ha una soglia minima del 90%, mentre il compenso per il concessionario che organizza il gioco e deve ovviamente rientrare dai costi è costituito dalla quota residua della raccolta al netto del montepremi e dell'imposta unica. Infine sono stati stabiliti i limiti di ricarica per sessione di gioco quantificati in un massimo di mille euro e le modalità di protezione del giocatore con la possibilità concreta di autoescludersi qualora il gioco stesse diventando problematico.
Qui di seguito trovate i link ai documenti sulle nuove modalità di gioco:
Decreto Direttoriale 10 gennaio 2011 - Disciplina dei giochi di abilità nonché dei giochi di sorte a quota fissa e dei giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo con partecipazione a distanza , pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.27 del 3febbraio 2011
Provvedimento n. 2011/388/Strategie/UD del 03 febbraio 2011 - Adozione del protocollo di comunicazione da parte dei concessionari per l'esercizio dei giochi di cui al D.Dirett. 10/01/2011 - Allegato A, Protocollo di comunicazione PGDA - Versione 2.1
Nota 2011/3846/Giochi/UD del 3 febbraio 2011, Linee Guida per la certificazione della piattaforma di gioco - Giochi di abilità con partecipazione a distanza - Versione del 03/02/2011

Nessun commento:
Posta un commento