Dal tavolo virtuale al gioco dal vivo il passo è breve. In televisione c'è un canale che trasmette i tornei principali per tutta la giornata. Da qualche anno è il gioco più praticato in rete dal pubblico di appassionati e il più criticato dai suoi detrattori, ma lentamente sta cambiando pelle modificando i vecchi connotati dell'azzardo con quelli di fenomeno di costume. Naturalmente stiamo parlando del poker, il gioco che fa impazzire migliaia di italiani specie nella variante più praticata, il no limit texas hold'em, attraverso cui ha riscosso notevole popolarità. Dalla televisione specchio fedele della massa, al cinema medium di nicchia per eccellenza pronto a incuriosire le masse, il passo è presto fatto. La scommessa è "Poker generation"al debutto oggi nelle sale, pellicola diretta all'esordio dal giovane regista Gianluca Mingotto coprodotta da Tiziano Cavaliere e Fabrizio Crimi, direttore quest'ultimo della Gaming VC Corporation, società operante legalmente in Italia nel settore dell'intrattenimento con il marchio BetPro. "Il film evento evento sul più grande fenomeno di massa degli ultimi anni", così recita il claim che introduce la pellicola; una comunicazione forte, di impatto, azzardata, ma sicuramente pregnante. Il poker diventa in pochi anni un fenomeno di massa e trova nella formula a torneo le caratteristiche della competizione sportiva, si allontana dai pericoli dell'azzardo e si trasforma in fenomeno di intrattenimento. Una trama semplice e allo stesso tempo avvincente scandisce la storia dei protagonisti, due ragazzi siciliani, Tony (Andrea Montovoli), e Filo (Piero Cardano) alla ricerca dei soldi necessari per pagare le cure alla sorellina malata Maria (Naomi Assenza). Nel cast insieme a loro partecipano e prestano la loro immagine giocatori professionisti come Patrick Antonius, Filippo Candio, Luca Pagano, Marco Bognanni, Daniele Amatruda. La trama si dipana fra i luoghi sommessi di un paesino siciliano, la Milano dei circoli privati e l'incantevole Malta, meta turistica sempre più interessata al business del gioco grazie alla presenza di un casinò a Portomaso, nell'occasione set ideale con l'evento del Malta Poker Dream per l'avvento delle riprese.
Ora non ci resta che vedere il film, fare le nostre valutazioni e attendere il riscontro del pubblico. Il poker è un argomento certamente scomodo e ben prima della messa in scena del trailer ha suscitato le critiche dei suoi detrattori e del mondo politico in particolare, pronto addirittura a presentare un interrogazione parlamentare per vietare la presenza dei minori in sala. Bisogna dire a tal proposito che la pellicola è stata attentamente visionata e ha superato il giudizio della censura, perciò le polemiche dei nostri rappresentanti sono prive di fondamento. Prenotiamo il nostro posto a sedere e gustiamoci lo spettacolo!
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