giovedì 1 marzo 2012

Gioco d'azzardo: no alla pubblicità?


“Il fenomeno del gioco d’azzardo sta assumendo in alcuni casi i contorni di una vera e propria dipendenza psicologica: in un momento di difficolta’ economica, il miraggio di una ricchezza facile e immediata ha mandato in rovina molte persone”. In una nota sono sintetizzate le parole del ministro per l'integrazione e la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi, il quale prende nettamente posizione nei confronti di un settore fonte di entrate sicure per lo Stato ma altrettanto problematico nella comunicazione al pubblico. Continua infatti dicendo: “Particolarmente esposti ai rischi di dipendenza risultano essere appartenenti alle categorie piu’ deboli: giovani, disoccupati, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, anziani soli”. Perciò la provocazione del ministro di vietare, al pari delle sigarette, la pubblicità dei giochi sta alimentando dibattiti e discussioni all'interno degli uffici preposti alla formulazione di proposte atte a limitare la pubblicizzazione dei giochi stessi. Conclude il ministro: “Lo Stato, che incassa molte risorse da questo settore, non puo’ non occuparsi delle categorie piu’ a rischio e dei problemi non marginali, spesso veri e propri drammi sociali, che il gioco d’azzardo produce”. Il ministro Riccardi ha infatti , tra le altre deleghe, quella per i Giovani, la Famiglia e la lotta alle dipendenze.
Potete ascoltare il pensiero del ministro in uno spezzone dell'intervista andata in onda nell'edizione delle 13:30 del Tg1. (Posizionate lo streaming video al minuto 26).

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