L'anno appena passato ha sancito il definitivo sdoganamento del gioco a distanza. Come ogni anno i Monopoli di Stato pubblicano sul proprio sito istituzionale i dati riassuntivi relativi alla raccolta e alla spesa complessiva dei giochi con un approfondimento in particolare sul gioco a distanza. Un solo dato riassume il boom del 2011: 9,8 miliardi di euro di raccolta, cifra più che raddoppiata rispetto al 2010 in cui la raccolta si era attestata al pur invidiabile valore di 4,8 miliardi. Scommesse, poker, giochi da casinò attirano sempre di più gli italiani e confermano la predisposizione al gioco su Internet di un pubblico sempre più appassionato. Basti pensare che il 94% del totale della raccolta del gioco online è prodotta dalle tre categorie appena menzionate con un incidenza delle scommesse sportive del 28% e del poker più i giochi da casinò del 58,9%. L'introduzione nel luglio dello scorso anno delle nuove forme di intrattenimento (poker cash, giochi di casinò e giochi di carte a solitario) ha sicuramente contribuito all'ascesa della raccolta, giustificata in buona parte dall'emersione del gioco praticato in precedenza sui siti esteri. Poker cash e casinò games in particolare risultavano molto popolari sulle piattaforme con dominio .com. Analizzando nel dettaglio i dati relativi ai dodici mesi del 2011 si nota come il mese di luglio funge da spartiacque fra il trend di crescita della raccolta costante dei primi sei mesi e l'impetuosa ascesa di quelli restanti. Rispetto a giugno infatti la raccolta raddoppia e ad agosto, mese tradizionalmente poco proficuo per i giochi online, addirittura quadruplica. Segno tangibile della grande attesa da parte del pubblico per l'introduzione delle nuove tipologie di giochi e i numeri in effetti non hanno tradito le aspettative.
Dall'altra parte era prevedibile il calo del poker a torneo giustificato dalla migrazione verso le nuove forme ludiche. I dati confermano soprattutto nei mesi centrali il calo vertiginoso della raccolta con una media negativa del 55%. A fine anno il poker a torneo ha raccolto 2,2 miliardi rispetto ai 3,1 del 2010, come si evince dalla tabella qui sotto. Una buona parte dei giocatori è migrata verso la modalità "cash", la quale ha attestato la raccolta finale a 4,6 miliardi in poco più di sei mesi.
Meritano un approfondimento anche i giochi di sorte a quota fissa più comunemente chiamati giochi da casinò. La raccolta risulta in costante ascesa con una media mensile superiore ai 300 milioni. A fine anno il dato si attesta a 1,5 miliardi, per buona parte restituiti sotto forma di vincite ai giocatori. Bisogna infatti sottolineare che le nuove tipologie di gioco hanno un payout (percentuale di vincita del giocatore) molto alto, vicino al 97%, perciò il dato della raccolta può risultare per certi versi fuorviante. é il dato relativo alla spesa in rapporto alla percentuale di restituzione delle somme giocate che dà la percezione del fenomeno. A fronte di una raccolta più che raddoppiata rispetto allo scorso anno (+104%) , la spesa risulta in aumento su tutto il portafoglio dei giochi online solo del 6,6%, in particolare per quanto riguarda giochi di abilità, poker e casinò games del 15%. Su alcuni giochi risulta addirittura negativa poichè la differenza fra le vincite restituite ai giocatori e l'importo della raccolta è a favore delle vincite conseguite dai players.
In conclusione possiamo sicuramente affermare che il gioco nell'arco di questi anni ha cambiato pelle e si è esteso a forme di intrattenimento in passato non disponibili nel portafoglio del pubblico italiano. Certamente i nuovi giochi attireranno sempre di più l'attenzione del pubblico a discapito dei vecchi giochi, oggi alcuni in evidente difficoltà proprio a causa dei cambiamenti nei gusti dei clienti. Il poker e casinò games in particolare continueranno nel 2012 a trainare la raccolta del comparto online e la moltiplicazione dei meccanismo di distribuzione su piattaforme mobili (smartphone, tablet, cellulari) permetterà di trovare nuove occasioni di gioco anche in ambienti non tradizionalmente predisposti per il consumo.
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